“… and the Word was Sun” (… e il Verbo era Sole) è il secondo video del progetto Korporal Labyrinth, e dà la risposta al primo video “In the Beginning was the Word” (All’inizio c’era il Verbo…).
Il giorno in cui sua madre Ariena è morta, l’artista stava aspettando un segno. Nell’ospedale olandese dove sua madre giaceva, aveva scoperto l’opera d’arte “Walters Huis” di Gerhard Lentink, una piccola cappella costruita con lettere di legno, che compongono una poesia di Paul Eluard. L’artista ha fatto un piccolo gioco che aveva fatto due settimane prima in un’installazione simile costruita con lettere di metallo, il “giardino cristiano” nei Gärten der Welt (Berlino): quale è la prima parola che noto? A Berlino era la parola tedesca “Sonne” (“Sole”), e ora in ospedale aveva notato la parola francese “Soleil” (“Sole”). Poi l’artista si rese conto che doveva essere la parola “Sole”, il segno che sua madre le aveva lasciato mentre stava respirando il suo ultimo respiro.
Gauži raud saulīte
Ābeļu dārzā.
Ābelei nokrita Zeltābolītis.
Neraudi, saulīte,
Dievs dara citu.
No vara, no zelta
No sudrabiņa.
The Sun cries bitterly
In the apple orchard.
The apple-tree has lost
The golden apple.
Do not cry, Sun,
God makes another one
Of gold, of copper,
Of silver.
(testo dalle Latvian Apple-Tree Songs)
titolo: … and the Word was Sun
tecnica: Video sperimentale e animazione
durata: 5’47”
anno: 2014
cast: Astrid Astra Esther Indricane and Maria (Felix) Korporal
luoghi: il paese di Sant’Oreste (Rome) e il “Giardino cristiano” nei Gärten der Welt (Berlino)
musica: Prologo della rock opera lettone “Lāčplēsis” (1988)
video, sound design e tutto l’altro art work: Maria Korporal
tutto sul progetto Korporal Labyrinth, incl. trailer di 4 minuti