Il video di sopra è un trailer*teaser di 3 minuti.
Il video intero è più lungo di 13 minuti ed è stato proiettato negli eventi 17 Days Videos Series (USA), Lines in Between the Maze (Berlino) e in loop nella mostra “Under Another Roof” presso IA&A at Hillyer, Washington DC.
NEW • 10-27 settembre 2020: screening in loop nella mostra Wild & Connected Plus, BBK-Kunstforum Düsseldorf.
Una versione breve di 5 minuti è stato proiettata al FIVAC Festival Internacional de Videoarte de Camagüey, al Kino Central, Berlin nel 2019 e allo Screening der Medienwerkstatt 2018.
NEW • 15-25 ottobre 2020: Madatac IX, International Official Section, Cine Estudio del Circulo de Bellas Artes, Madrid.
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descrizione:
Questa è una nuova versione indipendente e ampliata del video “Walkabout”, che era parte dell’installazione “Under the Same Roof”. Cliccare qui per vedere l’opera.
Nella cultura degli australiani Aborigeni, le lunghe camminate nel deserto degli individui che intraprendono il Walkabout* (vedi: Bruce Chatwin “Le vie dei Canti, 1987) svolgono un ruolo essenziale per consentire contatti e scambi di risorse (sia materiali che spirituali) fra popolazioni separate da enormi distanze.
Nel mio lavoro mi sono lasciata guidare da questo concetto. Inoltre sono affascinata dall’idea degli australiani Aborigeni di vedere un “territorio” non come un pezzo di terra determinato, ma come un reticolato dinamico di vie, di tracce, di canti – come descritto tanto bene da Chatwin.
Nel video questo reticolato è rappresentata da una rete di corde su un paesaggio che si muove lentamente sullo sfondo. In quattro spazi centrali tra le corde delle aree di sabbia prendono forma, in cui accadono cose diverse: una mano scava un osso dalla sabbia mentre un’altra mano ci seppellisce una foglia, una tira fuori un foglietto piegato di carta, lo apre e c’è scritto la parola “vita” che si trasforma in altre lingue, una mano lancia una pietra da un pannello all’altro, da diversi oggetti nasce nuova vita – insomma è un gioco di trasformazione e di scambio di oggetti e parole tra i riquadri diversi. Dopo un po’ tutto viene di allagato dall’acqua del mare. La struttura di corde perde la sua forma geometrica e la sabbia si dissolve. Quando l’acqua si ritira, una nuova rete è generata e altre scene sorgono dalla sabbia.
* “Walkabout” has come to be referred to as “temporary mobility” because its original name has sometimes been used as an inappropriate term in Australian culture, ignoring its spiritual significance.
titolo: Songlines
tecnica: Video sperimentale e animazione
durata: 13’41” in loop
anno: 2018
suono: kangaroovindaloo (terra) e Maria Korporal (acqua)
concetto, camera, animazione, effetti e montaggio: Maria Korporal